Schaan (FL), 17 maggio 2022 – Nei primi quattro mesi del 2022, il Gruppo Hilti ha registrato un aumento del fatturato del 5,6%, sfiorando i 2033 milioni di CHF. In valuta locale, la crescita ha raggiunto il 9,0% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
«Le strozzature nell’offerta globale, unite ai massicci aumenti dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, sono state ulteriormente aggravate dalla guerra in Ucraina e dagli attuali lockdown in Cina. In questo contesto, la nostra crescita continua è incoraggiante. Tuttavia, i primi quattro mesi hanno dimostrato che il 2022 sarà molto più impegnativo dell’anno scorso», spiega il CEO Christoph Loos.
L’apprezzamento del franco svizzero è tornato a crescere e ha portato a un effetto valutario negativo sulle vendite di 3,4 punti percentuali da gennaio ad aprile.
In Europa, il Gruppo Hilti ha incrementato le vendite in valuta locale dell’8,8 %, con uno sviluppo particolarmente positivo nell’Europa settentrionale e meridionale. Nelle Americhe, l’aumento è stato del 10,9%, sempre sostenuto da una crescita sproporzionata in America Latina. Influenzata dalle restrizioni COVID-19 nei Paesi asiatici, la regione Asia/Pacifico ha registrato solo una leggera crescita (+1,1%). Le regioni dell’Europa orientale, Medio Oriente e Africa hanno registrato una crescita del fatturato a due cifre (+15,4%), poiché gli effetti della guerra in Ucraina e delle relative sanzioni contro la Russia inizieranno a farsi sentire nei risultati di business nei prossimi mesi.
Il difficile contesto di mercato e l’annunciato aumento dei tassi di interesse aumentano la probabilità di un rallentamento economico nel settore delle costruzioni. Ciononostante, il Gruppo Hilti continua a prevedere una crescita del fatturato a due cifre in valuta locale per l’intero anno, grazie soprattutto agli aumenti di prezzo.