Che rischi si corrono?
Per rispondere a questa domanda occorre prendere in considerazione quattro casi diversi:
Caso 1:
- Il dimensionamento considera una zona di calcestruzzo fessurato.
- La zona di calcestruzzo è fessurata.
In tal caso non ci sono rischi. Le due ipotesi corrispondono.
Caso 2:
- Il dimensionamento considera una zona di calcestruzzo non fessurato.
- La zona di calcestruzzo non è fessurata.
In tal caso non ci sono rischi. Le due ipotesi corrispondono.
Caso 3:
- Il dimensionamento considera una zona di calcestruzzo fessurato.
- La zona di calcestruzzo non è fessurata.
Qui esiste un rischio di sovra-dimensionamento: l’ancorante calcolato sarà più grande del necessario, il che potrà avere un impatto non solo sul prezzo del fissaggio ma anche sul dimensionamento delle piastre, la spaziatura tra i tasselli, le distanze dai bordi, ecc.
Caso 4:
- Il dimensionamento considera una zona di calcestruzzo non fessurato.
- La zona di calcestruzzo è fessurata.
Qui esiste il rischio che il fissaggio si rompa. A titolo esemplificativo, la resistenza alla rottura in trazione pura di una piastra da 4 tasselli tipo HST3 M12 sarà di circa 5,5 tonnellate in un calcestruzzo C20/25 non fessurato, mentre sarà solo di 4 tonnellate nello stesso calcestruzzo fessurato.